Torna alla lista
http://Avventure%20magiche%20nella%20casa%20infestata%20-%20Una%20storia%20di%20Koalia%20stories

Avventure magiche nella casa infestata

In una notte di luna piena, nel cuore di un fitto bosco, si trovava una vecchia casa infestata. Il vento soffiava tra le fronde degli alberi, portando con sé un misterioso bisbiglio. Era la casa di cui tutti parlavano, quella che i coraggiosi evitavano e gli anziani raccontavano nelle storie attorno al fuoco. Ma quella notte, qualcosa di straordinario stava per accadere.

In una radura poco lontana, Galoppa il cavallo stava pascolando tranquillo. Il suo mantello marrone brillava sotto la luce lunare, e i suoi grandi occhi scintillavano di curiosità. Galoppa non era un cavallo come gli altri; amava le avventure ed era sempre alla ricerca di nuovi misteri da svelare.

Mentre stava masticando un po' d'erba fresca, sentì un rumore strano provenire dalla casa. Era quel tipo di rumore che solo chi è veramente curioso sente. — Che strano suono, pensò Galoppa. Forse è il momento di una nuova avventura!

Si avvicinò alla casa, la cui porta cigolante sembrava invitarlo all’interno. Quando entrò, il rumore si fece più chiaro: sembrava un ticchettio ritmico, come quello di un vecchio orologio, ma più veloce e metallico. Galoppa avanzò con cautela lungo il corridoio buio, i suoi passi erano attutiti dalla polvere accumulata nel tempo.

All'improvviso, un bagliore rossastro illuminò il corridoio. Galoppa si bloccò, i suoi occhi si spalancarono di stupore. Davanti a lui c’era una tigre! La tigre, con un mantello arancione brillante e strisce nere intense, sembrava altrettanto sorpresa di vederlo.

— Chi sei tu? chiese la tigre con una voce profonda e melodiosa. — Cosa ci fai in questa casa infestata?

— Sono Galoppa, rispose il cavallo, riprendendosi dallo stupore. E tu, chi sei?

— Mi chiamo Raya, e sono qui alla ricerca di un mistero. Qualcosa di strano sta accadendo in questa casa, e credo che abbiamo bisogno di aiutarci a vicenda per scoprirlo.

Galoppa annuì. — D'accordo, lavoriamo insieme. Ma cosa sarà quel suono che sentiamo?

Raya fece un cenno con la testa e tirò fuori un piccolo oggetto dalla tasca del suo mantello. — È un walkie-talkie, disse. Lo ho trovato qui dentro, e da quando l'ho acceso, continua a fare questo strano rumore.

— Forse qualcuno sta cercando di comunicarci qualcosa, suggerì Galoppa.

I due amici decisero di esplorare la casa per capire da dove provenisse il suono. Salirono le vecchie scale di legno, il cui scricchiolio rompeva il silenzio della casa. Arrivati al piano superiore, si ritrovarono davanti a una porta chiusa a chiave. Raya cercò di aprirla, ma senza successo.

— È bloccata, disse preoccupata. Come facciamo?

— Forse possiamo trovare la chiave da qualche parte, suggerì Galoppa.

Cominciarono a cercare nei vari armadi e cassetti della casa. Tra vecchi giocattoli e libri polverosi, finalmente Raya trovò una chiave dorata nascosta dietro un quadro. — Ecco! Speriamo che funzioni!

Con un po’ di trepidazione, inserirono la chiave nella serratura e la girarono. La porta si aprì con un cigolio sinistro e, dietro di essa, scoprirono una stanza segreta. Al centro di essa, c'era una grande macchina con luci intermittenti e ingranaggi che si muovevano incessantemente.

— Sembra una macchina del tempo! esclamò Galoppa. Ma chi l'ha costruita?

— Forse il vecchio proprietario della casa, ipotizzò Raya. Ma perché lasciarla qui?

Improvvisamente, il walkie-talkie emise un segnale più forte e chiaro. Dall'altra parte si sentì una voce bassa e roca: — Aiuto… sono intrappolato… nel passato…

Galoppa e Raya si guardarono, gli occhi pieni di determinazione. — Dobbiamo fare qualcosa, disse Galoppa.

Raya annuì. — Forse questa macchina può portarci indietro nel tempo e salvare chi è intrappolato.

Senza esitare, i due amici premettero il grosso pulsante rosso sulla macchina. Un vortice di luci li avvolse e, in un battito di ciglia, si ritrovarono in un altro tempo. Intorno a loro c'era una vecchia città medievale, con case di pietra e strade lastricate.

— Guarda! c’è un castello laggiù, esclamò Galoppa. Forse dovremmo iniziare da lì.

Attraversarono la città, ammirando le bancarelle che vendevano spezie e stoffe colorate. Gli abitanti, vestiti con abiti antichi, li osservavano con curiosità ma senza paura.

Dentro il castello, la ricerca continuava. Scoprirono passaggi segreti e scalinate nascoste, finché non trovarono un anziano imprigionato in una torre buia. — Aiutatemi, vi prego, implorò l’uomo.

— Siamo qui per salvarvi! disse Raya. Ma come avete fatto a rimanere intrappolato qui?

— Ero un giovane scienziato, spiegò l’uomo. Avevo inventato una macchina del tempo per studiare l'antichità. Ma qualcosa andò storto e rimasi bloccato in questo tempo.

Galoppa e Raya si guardarono e poi guardarono il walkie-talkie. — Ecco come sei riuscito a comunicarci! E noi siamo qui per salvarti!

L'anziano scienziato sorrise, commosso. — Non sapete quanto vi sono grato. Ma dobbiamo trovare il modo per tornare al nostro tempo.

La tigre e il cavallo tornarono alla macchina del tempo e premettero nuovamente il pulsante rosso. Dopo un altro vortice di luci, si ritrovarono nuovamente nella casa infestata, insieme all'anziano scienziato.

— Grazie, disse l'uomo con gratitudine. Non avrei mai potuto farcela senza di voi. Restituitemi il walkie-talkie e lo disattiverò, così la casa potrà tornare a essere tranquilla.

Galoppa e Raya annuirono e consegnarono il dispositivo. L’uomo, con abili mani, lo smontò e la casa fu infine libera del suo inquietante ticchettio.

— Ora che tutto è finito, disse Galoppa, cosa farai?

— Resterò qui per un po', rispose l’anziano. Ma magari un giorno costruirò una nuova macchina del tempo, con l’aiuto dei miei nuovi amici.

Galoppa e Raya si scambiarono un sorriso. Erano soddisfatti della loro avventura e sapevano di avere trovato un nuovo prezioso amico. Passeggiarono insieme fuori dalla casa infestata, pronti per nuove avventure e misteri da risolvere.

Condividere

Lascia un commento

6 + 13 =