Torna alla lista
http://Il%20Toro%20Pianista%20e%20la%20Principessa%20dei%20Giocattoli%20-%20Una%20storia%20di%20Koalia%20stories

Il Toro Pianista e la Principessa dei Giocattoli

Nel cuore di una cittadina sgargiante, tra viuzze acciottolate e vetrine scintillanti, ecco stagliarsi fiero un negozio di giocattoli come nessun altro al mondo. L'Inventorio di Incanti era un luogo magico, dove orsacchiotti facevano i conti e soldatini danzavano al ritmo di campane a vento. Ma tra questi meravigliosi giochi viveva un eroe inaspettato: un toro di peluche dalle corna di seta e dal manto tanto nero che pareva trapuntato di stelle notturne. Il suo nome era Torello, e aveva un cuore pulsante di coraggio e melodia.

Un mattino, quando l'alba giocava a nascondino tra le nuvole, accadde qualcosa di straordinario. Una principessa dalle ciocche d'oro e dagli occhi come lapislazzuli entrò danzando nel negozio, i suoi passi erano lievi e sembrava che una brezza di primavera l'avesse guidata lì.

— Che meraviglia! — esclamò la principessa guardandosi attorno. — Questo posto è un tesoro di gioie e sogno!

La principessa non era una qualunque; lei era Meridiana, regina dei giochi e padrona delle fantasie più sfrenate. Era lì per un motivo molto particolare: trovare l'accompagnamento perfetto per il suo regale compleanno.

— Oh, chi è questa elegante signora? — bisbigliò Torello a un cavaliero di legno vicino.

— Taci! È la principessa Meridiana, custode del Giardino dei Giuochi Eterei! — sussurrò con soggezione il cavalierino.

Torello non era mai stato timido, ma di fronte a cotanta maestà sentì un insolito battere di cuore. Decise di fare qualcosa per catturare l'attenzione della principessa. In una scintilla di audacia, si diresse verso un oggetto che aveva sempre ammirato da lontano: un pianoforte giocattolo incisionato con motivi di rose e sogni.

Con le zampe appena un po' tremanti, premette un tasto… e poi un altro. Dolci note si libravano nell'aria, onde di musica invasero l'Inventorio, avvolgendo ogni essere presente.

— Oh, che suono incantevole! — esclamò Meridiana. — Chi osa risvegliare le melodie nascoste in questo angolo di paradiso?

Torello respirò a fondo, ricoprendo di note ogni angolo del negozio. L'impresa che aveva davanti era titanica, ma ora non c'erano più paure. La melodia del toro pianista era un inno di coraggio e speranza.

— Siete voi, maestoso toro, a regalarmi questa sinfonia? — chiese incredula Meridiana, gli occhi colmi di meravigliamento.

— Sì, mia regale amica, è il mio cuore che parla attraverso la musiche — rispose Torello con voce ferma e appassionata.

La principessa si avvicinò e, con gesto da vera regina, incoronò Torello cavaliere della Melodia Onirica. Da quel momento, la loro avventura si snodò tra tasti bianchi e neri.

Il primo intoppo fu un plotone di marionette capitanate dal burbero generale Filo di Ferro, che disapprovava quell'allegria improvvisa.

— Per ordine della quiete, esigo silenzio! — tuonò il generale, agitando la sua spada di cartone.

— Ma signore, la musica è la voce dell'anima — protestò un clown di pezza, saltellando in difesa di Torello.

Le parole del clown accesero un barlume di insurrezione tra i giocattoli. Formarono uno scudo attorno al toro pianista, determinati a proteggere quel fragile miracolo.

— Questo toro e queste note sono un dono prezioso! — esclamò Meridiana.

La principessa e il toro allora invitarono il generale a sedersi accanto a loro e ascoltare la sinfonia. Con ogni nota che danzava nell'aria, il cuore di ferro del generale si scaldava e il suo viso severo si rilassava.

— Ammetto che la melodia è capace di sciogliere anche il più duro dei cuori — concedette infine il generale, un sorriso a malapena nascosto sotto i suoi baffi di lana.

L'ultimo giorno prima del grande ballo, Torello si esercitò senza sosta. I giocattoli assistevano in silenzioso stupore, avvolti dalle melodie che narravano di terre remote e avventure senza tempo.

Finalmente, il giorno del compleanno di Meridiana splendé alto nel cielo, e il negozio di giocattoli fu trasformato in palazzo dei festeggiamenti. Tendoni di seta e girandole luccicanti pendevano ovunque, e in ogni angolo si nascondeva una sorpresa pronta a scattare.

Quando Torello prese posto al pianoforte, tutti i presenti trattennero il respiro, compreso il generale, ora il più leale dei fan. Le dita del toro scivolavano sui tasti con grazia, e come per magia, ogni giocattolo trovò il proprio passo di danza.

Meridiana, in un abito dipinto di cielo e polvere di stelle, danzò con lo sguardo fisso sul suo eroe dei tasti bianchi e neri. La festa fu un trionfo di risate, voli di fantasia e sogni che prendevano vita.

Dopo quella notte, il toro pianista e la principessa dei giocattoli divennero leggenda. E da allora in poi, ogniqualvolta il vento soffiava una dolce melodia, si sapeva che Torello era lì, nel cuore dell'Inventorio di Incanti, a suonare la colonna sonora dei soggiorni felici di tutti i suoi nuovi amici.

Condividere

Lascia un commento

diciotto + dodici =