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Avventure Stellari su Ruote

Le prime luci dell'alba dipingevano di rosa il cielo sopra la cittadina di Andromeda mentre un autobus scolastico giallo attraversava le strade deserte, sgattaiolando fra le case ancora addormentate. L'interno era ricoperto di disegni di stelle, galassie e pianeti lontani, e ogni sedile nascondeva magiche storie da raccontare. Al volante c'era il signor Giraluna, vecchio lupo di mare divenuto autista, che cantava ballate di mondi incantati.

In fondo al mezzo, seduto con le gambe incrociate e un libro di astrofisica fra le mani, c'era un piccolo astronauta dal cuore impavido di nome Valentino. Con il caschetto metallico posato sulle ginocchia e la tuta spaziale sgargiante, trasudava sogno e avventura da ogni poro. I suoi occhi brillavano della luce delle stelle che ogni notte osservava dalla finestra della sua camera, sognando di raggiungerle un giorno.

Alla sua destra, lo zaino spalancato emetteva brevi bagliori come se contenesse una supernova in miniatura, ma in realtà custodiva miriadi di giocattoli meccanici e mappe siderali.

— Buongiorno, Valentino! Pronto per un altro giorno di scoperte? — chiese Stella, l'amica seduta accanto. Con i ricci color del sole e gli occhiali decorati con stelline lucenti, era la compagna ideale di ogni esplorazione.

— Sempre, Stella! Chissà, forse oggi scopriremo una nuova galassia tra le pagine di matematica — rispose Valentino con un sorriso che illuminava il veicolo più delle lampade al neon sovrastanti.

L'autobus proseguì il suo viaggio, facendo scendere alcuni studenti alle fermate designate, finché non giunse in un luogo che mai si sarebbe aspettato di trovare: il crocevia del Tempo Indeterminato. Qui il tempo e lo spazio si intrecciavano in modo bizzarro e incantevole, portando all'incontro con creature e personaggi fuori dal comune.

— Osserva Valentino, una fermata nuova! — esclamò Stella indicando il cartello Crocevia del Tempo Indeterminato.

Fu allora che sulla soglia dell'autobus, inaspettato e magnifico, fece la sua comparsa un personaggio dal passato: un cavaliere chiamato Sir Orion di Galassia, con l'armatura che splendeva come un meteorite caduto dal cielo. Il suo sorriso cortese si incastonò negli spettrali bagliori astrali che danzavano sull'autobus.

— Salve, giovani astri in ascesa! Ho udito delle vostre meravigliose avventure e vengo dal Passato per condividere con voi le mie sagge conoscenze — disse il cavaliere, inchinandosi con eleganza.

— Ben trovato, Sir Orion! Saremo onorati di ascoltare le tue storie — affermò Valentino, muovendo il caschetto in segno di saluto.

Sir Orion prese posto accanto a Valentino, mentre Stella scandagliava ogni dettaglio della sua armatura celeste, curiosa come un gatto davanti a una palla di lana luminosa.

— Raccontatemi del vostro viaggio tra gli astri! E io vi narro delle mie epiche battaglie tra draghi e nebulose — esordì Sir Orion, aprendo una mappa interstellare dalla sua faretra.

Affascinati, Valentino e Stella si avvicinarono per osservare meglio. Sir Orion iniziò a disegnare constellazioni e pianeti, collegando le loro leggende alle stelle. Parlò di alchimie cosmiche e incantesimi lunari, di viaggi attraverso i buchi neri e scontri con aliene creature che custodivano antichi segreti.

— Sir Orion, credi che, come tu hai difeso il tuo regno stellare, io possa un giorno esplorare queste costellazioni? — chiese Valentino, la voce vibrante di speranza.

— Giovane sognatore, sei già un esploratore del cosmo. Ogni giorno che studi, immagini e giochi con l'infinito sei un passo più vicino alle stelle — rispose Sir Orion, posando una mano guantata sulla spalla del ragazzo.

Valentino sorrideva ora a mezza bocca. Un turbinio di emozioni si agitava nel suo petto. Ascoltare quelle parole da un cavaliere che aveva veramente viaggiato attraverso il firmamento era come ricevere la chiave segreta dell'universo.

Fu così che l'autobus, divenuto astronave per il giorno, proseguì il viaggio, regalando a ogni passeggero un frammento d'eterno da portare sempre nel cuore. Valentino, Stella e Sir Orion condivisero racconti e risate, inseguendo sogni che galoppavano verso l'orizzonte, là dove il futuro sposa l'immaginazione.

E quando finalmente l'autobus-sastronave giunse nella scuola di Andromeda, i tre amici si salutarono con la promessa di continuare a navigare insieme nelle mappe stellari, esplorando i misteri dell'universo, uno squarcio di cielo alla volta.

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