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Le imprese marittime di Capretta Coraggiosa e Gallo Gianni

Nelle acque cristalline del grande mare azzurro, dove i pesci danzavano fra coralli luminescenti e i delfini intonavano melodie che parevano sussurri del vento, vivacchiava un'isola tanto straordinaria che persino il sole sembrava lanciare occhiate più languide al suo finir di giornata. Su questa isola, fatta di verdi colline e fiori che ridevano alla brezza, abitava Capretta Coraggiosa.

— Oh oggi, cari miei fiori, mi sento pronta per un'avventura! — balzò fuori dalla sua cuccetta Capretta Coraggiosa, una capra agile e dal pelo lucido, osservando l'orizzonte.

Capretta Coraggiosa non era una capretina comune, era ben nota tra gli abitanti dell'isola per il suo spirito intraprendente e il desiderio di scoprire i segreti che si celavano oltre il mare rimbalzante. Aveva zampe che sembravano fatte per l'arrampicata e occhi scintillanti che fiammeggiavano di curiosità a ogni briciolo di novità. La sua incomparabile passione era trovare luoghi inesplorati e stringere nuove amicizie.

Un mattino, mentre il sole pennellava d'oro le onde, Capretta Coraggiosa si diresse verso la baia, dove un'imbarcazione variopinta attendeva ritmi e venti favorevoli. Questa barca, costruita con la perizia di uno scultore e l'immaginazione di un poeta, era stata progettata per navigare nell’incantato mare, nascosta agli occhi di chi non sapesse sognare. Mentre saltava sulla barca, la capretta si diede alla navigazione fra flutti e spruzzi salmastri.

Non aveva veleggiato che per poche miglia, quando sulla cresta di un'onda scorse un oggetto galleggiante. Capretta Coraggiosa ridusse la vela e, con gesti agili ed esperti, si avvicinò. L'oggetto si rivelò essere una piccola zattera, e sopra di essa troneggiava, impettito e colorato, un gallo.

— Chiribizzo! Chi si aspetterebbe di trovare una capra in mezzo al mare! — esclamò il gallo con un tono che era un mix tra lo stupore e l'ammirazione.

— E chi si aspetterebbe un gallo su una zattera in balia delle onde? — ribatté Capretta Coraggiosa, offrendo un sorriso amichevole che neppure il sole poteva eguagliare.

Il gallo, che si presentò come Gallo Gianni, era finito in mare dopo una sfortunata serie di eventi che lo avevano visto protagonista in una sfida di canto con una gabbianella. Rimasto sulla zattera da troppo tempo, era felice dell'incontro inatteso.

— Capretta Coraggiosa, mi chiedo se tu possa aiutarmi a tornare sull'isola. Il canto del mare è affascinante ma ho nostalgia del chicchiricchì dell'alba. — supplicò Gallo Gianni.

— Non temere, Gallo Gianni, la mia barca e io siamo qui per aiutarti. Ma ti avviso, sto cercando un'isola misteriosa che dicono si nasconda fra le onde e appare solo alla luce della luna piena. Sei disposto a unirti a questa ricerca? — lo invitò la capretina.

Con un salto deciso, Gallo Gianni raggiunse la compagnia di Capretta Coraggiosa e insieme ripresero il cammino guidati da nubi paffute e buone stelle. La navigazione divenne presto un'allegra condivisione di racconti e sogni, tra l'eccezionale abilità di Capretta Coraggiosa a tenere il timone e il fervore di Gallo Gianni nell'osservare l'orizzonte.

Le ore passarono, scandite dal ritmo dolce delle onde e dalla voce melodiosa del vento. La luce del giorno si affievolì rendendo il cielo un palcoscenico per l'accensione delle prime stelle. Fu proprio quando il manto notturno avvolse il mondo, che avvistarono qualcosa di inusitato: la sagoma di un'isola svaniva e riappariva, come se giocasse a nascondino con la realtà.

— Questo è il luogo che cercavo! È l'isola incantata — esultò Capretta Coraggiosa.

Ma quando tentarono di avvicinarsi, l'isola si dileguò come fosse stata solo un miraggio. Gallo Gianni aguzzò la vista e squadrò le coordinate celestiali con i suoi occhietti sagaci.

— Non temere, Capretta! Guarda l'onda su cui cavalchiamo! — propose il gallo con un'idea scoccata nell'intelletto — È ritmica e costante, quasi come il battito di un cuore potente. Seguiamone il fluire, magari ci condurrà a destinazione.

Capretta Coraggiosa accettò il suggerimento e, insieme, armonizzando la forza delle loro azioni, cominciarono a muoversi seguendo il ritmo delle onde, fino a quando, quasi guidati da una bussola magica, trovarono l'isola in fronte a loro, ferma e accogliente.

L’isola era un arcobaleno di flora esotica, fiori che profumavano di avventure e frutti così succosi da sembrare gocce di sole. I suoi abitanti erano creature favolose, alcune con ali fatte di petali, altre con branchie brillanti di gioia. Ma c'era un problema: un drago di nubi minacciava l'equilibrio di quel paradiso con i suoi sbuffi tempestosi.

Le creature dell’isola avevano vissuto in serenità fino a quando il drago di nubi, solitario e incompreso, aveva iniziato a turbare i loro giorni cercando attenzioni in modo maldestro. Capretta Coraggiosa e Gallo Gianni, lavorando insieme, crearono un piano per aiutare gli abitanti e far capire al drago che l'unione e l'amicizia possono lenire qualsiasi tempesta.

Con l'intelligenza di Gallo Gianni e il coraggio di Capretta Coraggiosa, costruirono una rete di empatia che legò il cuore del drago a quello dell'isola. L'amicizia era la chiave che dissolse la solitudine del drago, facendolo trasformare in un soffice cumulo di nuvole che proteggeva l'isola piuttosto che minacciarla.

Grazie alla nuova alleanza, l'armonia fu restaurata e l'isola incantata non si nascose più nel mare profondo. Capretta Coraggiosa e Gallo Gianni, divenuti ormai eroi celebrati, capirono che insieme erano più forti e che non c'è sfida troppo grande quando si ha un amico al fianco.

Così, il loro ritorno verso l'isola natale fu accompagnato da racconti eroici, risate e canti, con l’eco delle onde a sottolineare il battito di un'amicizia indissolubile. E quando infine toccarono la terraferma, sapevano che quella non era la fine delle loro avventure, ma soltanto l'inizio di tante altre che avrebbero condiviso, con la certezza che nulla potrebbe mai separarli.

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